PENSO quindi SONO
Pensiero Critico applicato all’ Immigrazione per studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado
Il progetto prevede un’introduzione al Pensiero Critico e la sua immediata applicazione/esercitazione su casi concreti per capire la complessità dell’immigrazione.
Le Fallacy (argomentazioni fallaci che inconsapevolmente influenzano il nostro modo di pensare) vengono scovate, la costruzione di buone argomentazioni ed il confronto rispettoso (compreso l’accettazione di opinioni contrarie alle proprie per quanto ben argomentate) vengono stimolati.
Il percorso si sviluppa in 5 incontri di 2 ore (totale 10 ore di attività), che si svolgeranno a scuola, in orario concordato (scolastico o extrascolastico) a seconda delle esigenze delle singole classi.
5 incontri:
(ogni incontro dura 2 ore)
1° Incontro
Pensare in modo critico, introduzione: questioning e argomentazione
“Il pensiero critico è una capacità indispensabile del XXI secolo che gli studenti americani non hanno” – Barak Obama
Viene introdotto e definito il pensiero critico e si inizia a ragionare sulla sua essenza ed operatività.
Vedremo insieme:
2° Incontro
Educazione esperienziale: iniziamo ad applicare il Pensiero Critico all’immigrazione
“Imparare è esperienza, tutto il resto è informazione” – Albert Einstein
Viene presentata l’immigrazione in modo pragmatico, parlando di numeri e cause.
Vedremo insieme:
Educazione esperienziale: la classe svolgerà due simulazioni di 2 ore ciascuna.
3° Incontro
Simulazione: Viaggio dei migranti in Africa
SIMULAZIONE
Ogni studente giocherà un ruolo: il profilo di ciascun personaggio rappresenta la storia vera di un immigrato, trafficante, operatore…
Verrà simulato il viaggio dal paese di origine, attraverso i punti di raccolta in Africa, il deserto nelle mani dei trafficanti, fino ad arrivare alla Libia, Tunisia, Algeria ancora prima di imbarcarsi per l’Europa.
La decisione di partire è spesso il risultato di una lunga preparazione.
Verranno simulati i punti di raccolta, i trafficanti, i suoni, gli odori, le posizioni in cui devono stare nascosti per ore, le prigioni in cui vengono tenuti… si seguirà il percorso su una mappa.
Per questa simulazione c’è bisogno di uno spazio ampio, ad esempio un cortile o una palestra perché ci si deve muovere, correre, urlare…
DISCUSSIONE
Si confrontano le proprie opinioni sull’immigrazione applicando quanto appreso negli incontri precedenti: questioning, analisi, capacità di argomentare.
4° Incontro
Simulazione: “Se fossi il Presidente come affronterei l’immigrazione in UE?”: simulazione di una tavola rotonda tra presidenti dei paesi UE a Bruxelles
SIMULAZIONE
Gli studenti giocheranno il ruolo dei capi di stato dei vari paesi europei e cercheranno un accordo su come proporre ed attuare politiche condivise e di successo in materia di immigrazione in UE.
Ogni “Presidente” riceverà una scheda paese con informazioni sul paese che rappresenta e sulle problematiche interne ed esterne in modo da conoscere la propria posizione e poter partecipare alla tavola rotonda con solide argomentazioni.
Queste informazioni, fornite in forma di estratti dall’originale, sono ufficiali ed attendibili e provengono dalle stesse fonti usate dagli esperti nel settore: UE, Università, ONG internazionali, ONU…
Gli studenti sperimenteranno come lontane sono le agende di ciascun presidente e come ciascuno riceva pressioni interne al paese ed esterne che di fatto rendono complicato il raggiungimento di un accordo condiviso e di successo.
DISCUSSIONE
Si confrontano le proprie opinioni sull’immigrazione applicando quanto appreso negli incontri precedenti: questioning, analisi, capacità di argomentare.
Formatore
Il laboratorio é tenuto dalla Dott.ssa Fulvia Richiardone, Presidente di PenSiamo, ex funzionaria ONU in ambito di formazione (United Nations Interregional Crime and Justice Research Insitute – UNICRI) e rifugiati (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, UNHCR).
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