Didattica delle Lingue e delle Letterature Classiche è un progetto ministeriale a cui hanno partecipato 57 scuole italiane dal 2015 al 2017. Si tratta di un progetto di sperimentazione sull’innovazione del liceo classico. Presupposti del progetto:
- “Le lingue classiche rappresentano tradizionalmente il baluardo della didattica trasmissiva che… non appare più applicabile in via esclusiva. Ad essa deve essere sostituita una didattica che ponga al centro lo studente… una didattica laboratoriale, ossia del “saper fare” (p. 15 rapporto allegato)”.
- “Le letterature (antiche e moderne), la Filosofia, la Storia dell’arte concorrono a sviluppare lo spirito critico… Tuttavia esplicito è l’invito a cambiare approcci, obiettivi, metodi, strumenti.” (p. 19).
Come fa la Prof.ssa Mundula (vd. articolo precedente) il progetto analizza temi del passato nella loro attualità odierna. Alcuni esempi:
- la violenza di genere sia fisica sia psicologica: la classe in gruppi si è occupata dei miti raccontati da Ovidio: Apollo e Dafne, Filomena e Tereo in cui il silenzio imposto alla vittima è fondamentale; dei racconti di violenze presenti nella commedia e dei femminicidi nelle epigrafi. Qui risalta l’educazione al dominio con cui viene allevato il giovane romano ed anche come spesso le vittime si sentano colpevoli delle violenze subite (p.38).
- la figura paterna: i due modelli educativi: quello romano tradizionale, rigido e autoritario di Demea e quello greco fondato sul dialogo, sulla persuasione, sul senso di responsabilità di Micione (p. 38)
- l’amore: due aspetti: la passione (con lo studio di figure come Didone, Medea e Arianna) e la pudicizia (Lucrezia liviana, Commedia dantesca) (p. 41).
Nello sviluppare questi temi gli studenti hanno svolto un ruolo attivo diventando protagonisti nel loro apprendimento.