Il patrimonio di conoscenze offerto dal liceo classico e scientifico in Italia è quasi ineguagliabile nel mondo. In questi anni si analizzano ed approfondiscono questioni che costituiscono il fondamento della ricchezza della cultura che gli italiani possono a ragione vantare nel mondo.
Purtroppo però spesso gli studenti conoscono il passato ma non sono consapevoli e/o non sanno come muoversi nel presente.
Lo studio del passato dovrebbe essere applicato al presente e questo dovrebbe essere fatto a scuola. Infatti spesso viene dato per scontato che tale esercizio venga fatto individualmente dagli studenti, mentre proprio la condivisione con i coetanei in un ambiente educativo come la scuola è fondamentale per capire passato e presente.
Partiamo dal principio che per poter affrontare qualsiasi argomento lo si debba avere analizzato a fondo e questo vale sia per la letteratura sia per le questioni contemporanee a cui si applica. In altri termini, gli studenti dovrebbero a scuola studiare con uguale approfondimento sia il passato sia il presente: i testi del passato sono i libri, i testi del presente sono i giornali/telegiornali/documentari/inchieste… L’insegnante dovrebbe accostare e quando necessario guidare nella scoperta.
Premettiamo che non appena si chiede agli insegnanti (in realtà a chiunque) di uscire dalla propria confort zone (programma di insegnamento annuale) gli insegnanti (come chiunque) vengono maggiormente esposti al rischio di commettere errori perché si muovono in terre inesplorate. L’errore non deve essere in sé penalizzato ma considerato una risorsa. Il fatto che gli studenti possano vedere che anche gli inseganti sbagliano umanizza l’errore e lo rende una risorsa per migliorare. In questo modo si elimina l’ansia dell’errore che spesso paralizza professori e studenti nella ricerca di nuove evoluzioni.
È importante rendersi conto che nessuno sa tutto e comunque il sapere non è statico ma si evolve: Einstein continuamente criticò il suo lavoro nei suoi scritti anche dopo la teoria della relatività generale che gli aveva assicurato fama mondiale. È lo spirito critico la vera caratteristica della grande ricerca scientifica, ogni teoria deve essere considerata come provvisoria, una tappa nel processo di avvicinamento alla realtà.
Per dare uno stimolo a chiunque si occupi dell’educazione superiore proponiamo qui degli spunti su come applicare la letteratura all’analisi e comprensione di questioni attuali. Questi spunti costituiscono il lavoro di una professoressa innovativa (Prof.ssa Orsola Mundula) del liceo scientifico che, insieme con i suoi studenti, ha lavorato e lavora per rendere gli studenti autori e non spettatori delle loro conoscenze.
1) Attualità: 7 gennaio 2015: attentato a Parigi alla sede di Charlie Hebdo: 12 vittime e 11 feriti; motivazione dell’attentato: satira sull’Islam. Letteratura: La satira latina, come ridevano i romani, come ridiamo noi…
2) Attualità: Denigrazione dell’avversario politico: tecnica politica utilizzata in Italia, negli USA ed in altri paesi; motivazione: distruggere/diffamare l’avversario per dimostrare la propria superiorità. Letteratura: Cicerone: la denigrazione dell’avversario.
3) Attualità: Leggi ad personam, motivazione: adottare leggi per l’interesse personale di chi le adotta. Letteratura: Macchiavelli, il fine del bene comune rispetto al bene del singolo.
4) Attualità: Responsabilità dell’individuo per le proprie scelte. Letteratura: Alessandro Manzoni: Storia della Colonna Infame.
5) Attualità: Tortura: ISIS, Giulio Regeni, Spie, motivazione: l’utilizzo della tortura come strumento di persuasione/intimidazione/potenza ed errore. Letteratura: Pietro Verri; Alessandro Manzoni: Storia della Colonna Infame.
6) Attualità: Carcere, pena di morte, concezione riabilitativa del carcere attuale, motivazione: la pena di morte nei paesi dove viene applicata attualmente. Letteratura: Cesare Beccaria.
7) Attualità: redazione della Costituzione europea, motivazione: dibattito se inserire le radici giudaico cristiane dell’Europa. Letteratura: letteratura cristiana: come la cultura classica e la cultura Cristiana si sono rapportate nella fase della crisi dell’impero romano.