Pochi ne parlano, molti cercano di non pensarci per paura di quello che potrebbero scoprire, ma ormai non possiamo negare di essere diventati Sorvegliati Digitali. Tutto ciò che facciamo online viene tracciato, i dispositivi ultratecnologici di cui ci piace circondarci prelevano i nostri dati, conoscono le nostre abitudini e tutte queste informazioni, una volta elaborate, tramite il processo di intelligenza arificiale, vengono trasformate in “prodotti predittivi” (che possono prevedere il nostro comportamento), vendute più volte (perchè uno stesso dato più essere venduto ad un numero illimitato di acquirenti) nel “mercato dei comportamenti futuri”, dove molte aziende hanno interesse a comprare. In questo modo le nostre scelte future diventano prevedibili e possono essere influenzate, comprese le scelte politiche ed economiche.
Abbiamo perso il controllo sull’uso dei nostri dati e nonostante vi siano leggi a tutela della privacy, queste vengono costantemente violate, perchè conviene pagare le multe piuttosto che rinunciare a incassare cifre inimmaginabili dal commercio dei nostri dati.
Tutto questo ce lo spiega Shoshana Zuboff, professoressa alla Harvard Business School che ha raccolto tutte le sue ricerche in un libro: Il Capitalismo della Sorveglianza.
PenSiamo sta svolgendo un progetto di ricerca sulla questione per poter diffondere una corretta informazione e portare ad una maggiore consapevolezza gli utenti ignari.