Insegnamento basato sul Pensare per affrontare le sfide della scuola ai tempi del coronavirus e oltre…


Una didattica basata sul pensare consiste in: analisi, ricerca, domande, confronto, applicazione, valutazione. Qualsiasi situazione gli studenti si trovino davanti dovranno prima analizzarla a fondo, aiutandosi con mappe mentali, cercando di capire di cosa si tratta esattamente. Dovranno fare ricerche per capire meglio alcuni aspetti, dovranno porsi domande su ciò che non è chiaro, dovranno confrontarsi con gli altri per comprendere la diversità di prospettive, dovranno provare ad applicare le conclusioni a cui sono arrivati, dovranno valutare se il tutto può funzionare, dovranno prevedere e decidere se poter correre rischi… Una didattica basata sul pensare costringe gli studenti ad essere attivi nel loro apprendimento, tutto dipende dal modo in cui pensano e non da ciò che ricordano.

Le scuole che applicano un metodo basato sul pensare si sono adattate all’insegnamento a distanza in modo efficace. Offrono classi on line, dove gli studenti partecipano attivamente alla lezione, pongono domande, fanno ricerche, si confrontano in discussioni on line, applicano/sperimentano, fanno valutazioni e arrivano a conclusioni. Lavorano su progetti a casa e on line, che li portano ad analizzare, valutare, ricercare, prendere decisioni, fare previsioni… Confrontano poi i progetti nelle classi on line. I professori non hanno problemi a fare le valutazioni perché le basano sul lavoro svolto nel complesso da ciascun studente.

Infine, questi studenti diventano adulti consapevoli perché applicheranno lo stesso procedimento nella vita. E ciò che conta è che imparano a scuola un modo di lavorare che, applicato in un futuro contesto lavorativo, darà efficacia e quindi successo al loro lavoro.


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